Il nome “Betania” nasce da un preciso disegno d’amore: come Gesù trovava accoglienza, rifugio e ristoro presso i Suoi amici Lazzaro, Maria e Marta, così i bisognosi, nei quali si riflette il Suo volto, possano trovare accoglienza, rifugio e ristoro presso gli amici di Gesù. E’ con questo spirito caritatevole che svolgiamo l’opera di accoglienza residenziale per le persone bisognose dal 1990. L’attività di Betania non si ferma sul territorio italiano: con la fine degli anni novanta l’Associazione allarga i suoi confini, sbarcando prima in Albania (anno 1998) e successivamente in Kenya (anno 2005).
Emali , poverissimo villaggio Keniota, diventa a partire dal 2005 una nuova opera dell’Associazione in territorio africano. La miseria toccata con mano dalla Fondatrice, durante un viaggio sollecitato da un missionario, apre la strada alla missione umanitaria. Sul terreno donato dalla contea attualmente sono sorti: una scuola materna, una scuola primaria, un ambulatorio che permette, un minimo di assistenza medica per molti ammalati della zona, un pozzo dove attingere l’acqua e un orfanotrofio. Dal novembre 2010 è stato allestito un centro di ascolto.
Il viaggio effettuato nel 1998 in quella Terra dalla Fondatrice, ha confermato le condizioni di miseria della popolazione, raccontate dai tanti ragazzi accolti nelle strutture italiane. La risposta all’incontro con questa povertà è stata la nascita del Villaggio Betania di Bubq Fushe kruje, che ospita bambini e ragazzi da 0 a 18 anni, tutti in situazioni molto gravi. Con l’adozione a distanza e la distribuzione di generi vari, si aiutano molte famiglie disagiate. L’ultima realizzazione, all’interno del Villaggio, è stata la costruzione della chiesa dedicata a S. Antonio da Padova, dove abbiamo avuto l’onore di ricevere in visita Sua Santità papa Francesco, il 21 settembre 2014.
Un'opera d'amore