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Kenya

Emali è un poverissimo villaggio kenyano che si trova nella savana a circa 120 km dalla capitale, sulla direttrice Nairobi-Mombasa, un paese piccolo e sconosciuto che diventa, a partire dal 2005 una nuova opera dell’Associazione.  Le basi per la nuova missione in territorio africano, risalgono a luglio di quell’anno, in seguito ad un viaggio in Kenya della Fondatrice e di alcuni volontari. La grave carestia dovuta alla siccità del periodo 2003-2005, aveva distrutto raccolti e decimato il bestiame.

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  • INIZIO DELLA MISSIONE E SUO SVILUPPO

    Davanti alla situazione di carestia e miseria, Betania si attiva: a febbraio 2006 si trasferiscono i primi due volontari italiani, missionari laici, per gestire l’emergenza alimentare, il problema più immediato ed urgente. I volontari vengono  ospitati presso il direttore del Centro Professionale “Emasnes Technical Training Centre” – Emali in attesa di una propria sistemazione abitativa. La presenza sul territorio consente di confrontarsi direttamente con i problemi e si attivano di conseguenza una serie di interventi di sostegno concreti:
    • Distribuzione alle famiglie povere con acquisto di alimenti in loco (mais, fagioli, riso);
    • Interventi di sistemazione e fornitura di attrezzature ad alcune scuole professionali;
    • Costruzione di un dormitorio femminile con relativi arredi adiacente alla scuola primaria di Entaretoi, zona Masai, richiesto dalla direttrice per fronteggiare il rischio di violenze e di stupri in cui purtroppo incorrono le alunne nei lunghi tragitti casa-scuola e viceversa;
    • Costruzione di un piccolo stabile adibito a cucina, sempre a sostegno della scuola di Entaretoi;
    • Interventi a favore delle strutture scolastiche di Ngoto e Nkusso con distribuzione alimentare continuativa anche alla scuola di Entaretoi;
    • Distribuzione cibo a vari villaggi: Kwakakulu, Mulala, Esiteti, Enoritet, Nkusso, Entumoto, Nompala ed Emali.
  • L’EVOLUZIONE DELL’OPERA

    Contemporaneamente alle iniziative umanitarie rese necessarie dalla situazione di miseria e abbandono della popolazione, Betania sviluppa il proprio progetto caritativo, reso possibile il 10/11/2005, dalla donazione di un terreno nella savana, vicino al villaggio di Emali, da parte della Contea.

    Il 2006 è l’anno in cui si pongono le basi strutturali quali: la recinzione del terreno, la richiesta di allacciamento alla linea elettrica nazionale e all’acquedotto del Kilimangiaro, la costruzione dei primi fabbricati.
    Il 2007 è l’anno dei primi completamenti quali: l’alloggio per i volontari, magazzino, mensa per bambini poveri, funzionamento della linea elettrica nazionale.
    Il 2008 è l’anno dell’inizio della scuola materna formata da tre classi per “piccoli, medi e grandi” e di altre realizzazioni quali: scavo di un pozzo e attivazione di un panificio. Per adeguamenti strutturali viene chiusa la mensa per bambini poveri per un certo periodo, che riprende poi a fine anno.  
    L’anno 2009 segna l’inizio dell’attività della prima classe della scuola primaria, l’attività dell’ambulatorio medico, l’accoglienza residenziale dei primi orfani.
    L’anno 2010 segna l’inizio della seconda classe della scuola primaria. Aumenta il numero degli orfani accolti. Due giorni alla settimana (il lunedì e il venerdì) è funzionante il “centro d’ascolto” per i fabbisogni della popolazione.
    L’anno 2011 segna l’inizio della terza classe della scuola primaria, che aumenterà di anno in anno fino al completamento del ciclo della scuola dell’obbligo previsto dalla legislazione kenyota. Su indicazioni delle attività locali viene chiusa l’attività della mensa ai bambini, in favore di un potenziamento della distribuzione di cibo alle famiglie.
    L’anno 2012 segna l’inizio della quarta classe della scuola primaria. Iniziano i lavori di 2 casette che saranno adibite per l’accoglienza di famiglie povere.
    L’anno 2013 inizia la quinta classe della scuola primaria. Aumentano i bambini accolti nell’orfanotrofio. Viene inaugurato il nuovo fabbricato per i volontari.
    Nell’anno 2014, oltre all’inizio della sesta classe della scuola primaria, il nuovo Vescovo di Ngong celebra la prima Santa Messa nella chiesa dedicata a San Antonio da Padova, costruita da Betania su terreno della diocesi. Continuano e si consolidano tutte le attività precedenti.
  • LE ATTIVITÀ SCUOLA

    MATERNA = ”BETANIA PRIMARY SCHOOL”
    Dal 2008 viene offerto un servizio di scuola materna, registrata come Opera Diocesana, (baby class, nursery class, pre-unit class) per bambini suddivisi per età a partire dai tre anni. Ogni classe è seguita da una maestra kenyota, oltre che da un’assistente fuori dalle classe, sempre presente per ogni necessità degli alunni. La lingua usata, nonostante la presenza di bambini provenienti da varie tribù, è il kiswahili e l’inglese che sono le lingue ufficiali del Kenya.
    Orario e Iscrizione: L’anno scolastico inizia a gennaio, alternando tre mesi di attività e un mese di vacanza. Le iscrizioni vengono raccolte nei mesi di ottobre e novembre di ogni anno. La scuola è aperta, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16,30. Inizia con l’accoglienza dei bambini da parte del personale addetto all’esterno della struttura. Una volta radunati, fanno la preghiera con i canti di inizio giornata e poi entrano in classe. Come tutte le scuole del Paese, nei giorni di lunedì e venerdì, i bambini sono radunati nel piazzale per l’alzabandiera ed il canto dell’inno nazionale.

    Dal 2009 viene offerto un servizio di Scuola Primaria, registrata come Opera della Diocesi dove nella prima classe, vengono inseriti anche gli alunni che finiscono la scuola materna. Il ciclo della scuola dell’obbligo previsto dalla legge kenyota, è di otto anni (standard  I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII). Dall’anno di inizio, ogni anno è stata aggiunta una classe fino al raggiungimento del ciclo previsto. Le classi sono seguite da insegnanti qualificati kenyoti e da due assistenti in comune per le necessità dei bambini. Fino alla III elementare, ogni classe ha un solo insegnante per tutte le materie, mentre dalla IV in poi gli insegnanti si intervallano e si dedicano all’insegnamento di una o due materie in ambito scientifico o umanistico. Inoltre c’è un’altra maestra che ha funzione di Preside e fa supplenza in caso di necessità.  
    Orario e Iscrizione: la scuola è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00, e inizia con l’accoglienza degli alunni da parte del personale addetto all’esterno della struttura. L’uscita è prevista per le ore 16.30. L’anno scolastico inizia a gennaio, alternando tre mesi di attività ad un mese di vacanza. Novembre è l’ultimo mese di scuola. Vengono fatti degli esami alla metà e alla fine di ogni trimestre. Ogni spesa è a carico della missione. Le pre-iscrizioni vengono raccolte nei mesi di ottobre e novembre di ogni anno e formalizzate in dicembre. Per quelle nuove viene data la priorità ai casi più bisognosi.
  • ORFANOTROFIO

    La gravissima situazione dei bambini in Kenya, è ancor più drammatica per gli orfani, abbandonati a se stessi, senza alcuna speranza e privi di ogni cosa. La sensibilità del progetto fondativo verso i più piccoli, ha fatto in modo che Betania iniziasse l’accoglienza residenziale nonostante le oggettive difficoltà dovute alla scarsità di mezzi per realizzare le strutture necessarie. Vista le numerose richieste  Betania ha scelto di dare la priorità alla realizzazione di strutture da destinare a questo progetto. Ogni richiesta viene valutata accuratamente, dando precedenza ai bambini orfani di entrambi i genitori. I bambini vengono accuditi e seguiti come in una famiglia ricevendo quanto loro necessita sotto il profilo affettivo, materiale, scolastico e sanitario.
  • AMBULATORIO

    L’attività dell’ambulatorio è iniziata nel luglio 2009 con la collaborazione di un dottore del Nairobi Hospital, remunerato dall’Associazione, che svolge il suo lavoro un giorno la settimana presso la missione, e due volte al mese per le cure dentistiche. I malati entrano da un cancello laterale, lungo il muro di cinta è stata costruita una tettoia come riparo dal sole e dalla pioggia e sono posizionate delle panchine.

    Ambienti:
    l’ambulatorio è composto da: una sala d’attesa con panchine e un bancone per l’accettazione;  da una stanza per le visite fornita di scrivania, lettino, frigorifero per i farmaci e i vaccini, lampada per la lettura dei raggi x, lo sterilizzatore, la farmacia; la stanza per le medicazioni con tre letti ed un carrello attrezzato; una stanza con due letti per eventuali malati che devono fare flebo; la stanza del dentista con sedia e strumentazione specifica arrivata dall’Italia, un bagno.

    Sistema di registrazione:
    L’accettazione è sempre gestita da una persona che identifica i pazienti attraverso un cartellino di riconoscimento con il loro nome, codice e l’età, o per fornire di un cartellino a chi non ce l’ha. L’ordine di accesso prevede: i bambini, gli adulti, i pazienti con malattie croniche e i controlli. Naturalmente hanno la precedenza le urgenze che dovessero presentarsi al cancello. Durante la mattinata vengono eseguite delle medicazioni che permettono di monitorare l’andamento delle varie piaghe ed eventuali complicazioni.
    A tutte queste persone viene distribuito il pranzo e naturalmente l’acqua. Il servizio dell’ambulatorio è totalmente gratuito. In casi particolari il dottore segnala i pazienti che necessitano di medicine e cure speciali e soprattutto di operazioni. Per questi ultimi vengono presi i dati personali e viene utilizzata una lista d’attesa nel caso in cui uno sponsor italiano decidesse di pagare le spese necessarie per l’intervento presso gli ospedali kenyoti.
  • DISTRIBUZIONE ALIMENTARE

    Da novembre 2008 a dicembre  2011 è stato attivo nella missione un servizio mensa per i bambini più bisognosi che è arrivato a distribuire pasti giornalieri anche a 750 piccoli. L’attività è stata sospesa su indicazione dell’Autorità Locali, le quali hanno ritenuto che fosse preferibile la distribuzione di cibo non cotto alle famiglie, per responsabilizzare i genitori e i parenti dei bambini, evitando inoltre lo spostamento di un gran numero di minori e il rientro dei più lontani con il buio. Le persone che si presentano al cancello possiedono un cartellino di riconoscimento con la loro foto, i dati personali e il numero di codice. In totale le famiglie che ricevono cibo sono circa 700 e il quantitativo consegnato varia in base alle possibilità economiche e al numero dei componenti.
  • CENTRO DI ASCOLTO

    Il centro di ascolto è aperto 1 giorno alla settimana, ed è il punto di riferimento per tutti coloro che si presentano al cancello della missione, certi di trovare qualcuno che li ascolta. Le richieste sono le più varie: aiuto di cibo, aiuto per la famiglia, visite dal dottore, trasporto per andare a prendere le medicine per AIDS, richieste di sponsor per la scuola o altre eventuali. Alcune possono essere soddisfatte in tempi rapidi perché inerenti ai servizi già attivi, per altre viene attivata la sede italiana.